lunedì 11 giugno 2012

SINTESI

IRRIGARE: azione tecnologica legata al settore agricolo, è finalizzata a bagnare i terreni per fornire l'acqua necessaria per i raccolti. Approdando le sue origini nell'antichità, agli albori dei primi villaggi, ha subito nel corso dei secoli numerose modifiche; a partire dai primi strumenti, quali norie e vite, e alla costruzione dei primi canali, grazie all'opera di grandi ingegneri e studiosi, fino a giungere ai moderni e sofisticati sistemi irrigui, a goccia, ad aspersione e sistemi che prevedono l'uso di fertilizzanti, che tengono conto delle diverse risorse idriche disponibili. Tale lemma è stato da sempre presente nei miti, nelle narrazioni e nelle parlate popolari, perchè fautore della nascita delle città, con l'apparato amministrativo necessario a ripartire i frutti della terra, quindi il diritto, e l'esercito necessario a difendere immense aree coltivate dalle razzie dei popoli pastori

mercoledì 6 giugno 2012

ABBECEDARIO

Bocche di erogazione
Canale
Dosatori
Erogatori
H20
Livello
Micro-irrigazione
Noria
Orifizio
Pompe
Qanat
Serbatoio
Ugelli
Zappare

INTORNO ALLE MACCHINE...un passo nel passato


Studio su vite di Archimede di Leonardo da Vinci

Uno dei più grandi problemi dell’antichità fu quello di riuscire a far salire l’acqua dai pozzi. Archimede escogitò una pompa a spirale per il sollevamento dell'acqua. 
Questo strumento è costituito da un cilindro all’interno del quale era situata una grossa spirale di legno; veniva posto nell'acqua mediante un'opportuna inclinazione.

Era aperto solo alle estremità, in modo che l’acqua passando attraverso le volute della spirale, e potesse salire fuoriuscendo dalla sommità del cilindro.
Azionando una manovella, la spirale spingeva l’acqua verso l'alto.
L’inclinazione della spirale era regolabile tramite un argano ma non poteva raggiungere la posizione verticale perché in tal caso l'acqua sarebbe ricaduta verso il basso.

Gli Egiziani si avvalsero immediatamente del rivoluzionario strumento meccanico, introducendolo nell’uso agricolo come mezzo valido per l’irrigazione delle terre in cui non arrivavano spontaneamente le esondazioni del Nilo. Questa macchina è descritta anche da Vitruvio nel suo “De Architectura” libro X,6.


Timpano di Vitruvio



Immagine timpano da "De architectura"edizione 1521

domenica 3 giugno 2012

TUBO DI VENTURI, fertirrigatore con miscelatore ad eiettore

Il tubo di Venturi utilizza per l'aspirazione dei fertilizzanti nell'impianti irriguo nel'energia idraulica dello stesso impianto. E' costituito da un by-pass, su cui sono istallati una valvola, che determina una differenza di pressione e in uscita, e due manometri che controllano tale differenza. La depressione creata consente di aspirare il fertilizzante da un recipiente aperto. L'intensità è dovuta dalla portata e dalle dimensioni del tubo di venturi. 



Tale dispositivi a differenza degli altri sistemi di irrigazione permette di regolare la somministrazione dei fertilizzanti.
FERTIRRIGAZIONE

La tecnica di fertirrigazione consiste nell'applicazione di fertilizzanti nell'irrigazione a goccia. Dalla fine del XX secolo, gli agricoltori hanno improntato le proprie pratiche su un sistema di agricoltura sostenibile, che permettesse di conciliare l'ambiente con lo sviluppo della medesima. E' stata concepita una tecnica di fertirrigazione che prevede la somministrazione di elementi minerali direttamente disciolti nell'acqua per l'irrigazione. Per la distribuzione di nutrienti, si possono utilizzare apparecchiature che sfruttano l'energia dell'acqua come i fertirrigatori, e attrezzature che sfruttano proprie fonti di energia.



Per un ottimale risultato, è essenziale effettuare un'adeguata analisi del suono, delle piante e dell'acqua di irrigazione per dosare i fertilizzanti.
La diffusione di tali sistemi, come quella a goccia e ad aspersione, caratterizzati da un basso flusso ed un'alta frequenza, dipende dai vantaggi che presentano, derivanti dalla formazione di una zona localizzata che si viene a creare attorno all'area degli erogatori (gocciolatoi, microirrigatori ecc.), denominata bulbo, con un livello di umidità ottimale per le colture. Pertanto, consistono in metodi sostitutivi che permettono di ridurre qualsiasi spreco d'acqua.





RAINGER

Le ali semoventi traslanti, normalmente dette rainger, apparecchiatura tipica del l'irrigazione a pioggia, sono grandi macchine irrigue.
Sono costituiti da tubazioni articolate fissate mediante tralicci e poggianti su torri carrellati in grado di avanzare uniformemente nel senso longitudinale dell'appezzamento per mezzo di adeguati motori. Nei modelli più grandi, l'acqua è attinta da una canale posto lungo il percorso del carrello pilota, che porta a bordo la pompa che alimenta l'ala. 



I rainger sono adatti a lavorare su terreni piani, la cui area da irrigare deve essere a forma circolare o rettangolare.
Questo impianto può essere dotato di valvole programmate e di programmatori d'irrigazione, per ridurre ulteriormente l'intervento della manodopera.
IRRIGAZIONE PER ASPERSIONE

Il sistema per aspersione prevede la somministrazione di acqua tramite la caduta sul terreno sotto forma di goccioline, per questo è anche detto a pioggia.
L'impianto è costituito da un gruppo-motore pompa che deve regolare la pressione dell'acqua, da qui l'acqua passa nelle condotte, che possono essere di materiale diverso e sistemate sul terreno in modo fisso o mobile. A loro volta tali apparecchiature possono essere disposte con avanzamento a triangolo, a quadrato o a rettangolo, a seconda del grado di sovrapposizione desiderato. Gli statici sono molto usati per i giardini, vivai e impianti sportivi, mentre i rotativi per le colture di campo. Sono diffusi, soprattutto, irrigatori montati su ali piovane, tipi speciali di tubazioni, che possono essere trainate o semoventi.




Tale pratica presenta numerosi vantaggi: può essere adottata per qualsiasi tipo di terreno, non richiede una sistemazione particolare dl suolo da irrigare, non necessità di una grande quantità di manodopera. uno dei fattori limitanti, invece, p rappresentato dal vento che condiziona fortemente la traiettoria degli irrigatori stessi.